"la guerra raccontata e vissuta dalle donne arando il terreno per sempre minato della vita"
di Loredana Butti
Un tuffo nella ex Jugoslavia Di Paolo Crespi per MAX RCS PERIODICI
<Non è il “solito” spettacolo teatrale sulla guerra che rattrista e deprime. La guerra qui è mostrata nella resa dei conti che ne è seguita, ed è evocata con documenti audiovisivi originali, girati al fronte da Paolo Favre e con inserti di fiction nel montaggio cinematografico curato da Simone Cannata. “ Mezzogiorno di fuoco nei Balcani”, progetto e regia di Loredana Butti, è un banchetto di nozze, un confronto tra donne di diverse etnie e generazioni, una rievocazione di vicende dolorose che incorpora un messaggio di fiducia e riscatto. La maggior parte degli uomini, tra i cui figli, fratelli e mariti delle tre donne -interpretate magistralmente - da Antonella Morassutti, Francesca Biffi e dalla stessa Loredana Butti - sono morti in guerra. Le nuove nozze della donna più giovane sono l’occasione per esorcizzare i fantasmi del passato, svelare indicibili segreti, riprendersi un pezzo di vita sottratta alle macerie. La recitazione scarna, quotidiana, con il pubblico testimone e ospite del banchetto nuziale in salsa balcanica, l’uso di pochi, necessari oggetti di scena…Gli spettatori sono accomodati sui due lati della sala e coinvolti dal primo istante nel dramma di una Bosnia lacerata dall’odio e dallo scontro infinito; in assenza della “quarta parete” vivono per un’ora e un quarto un’esperienza di complicità e condivisione che li porta ad essere di volta in volta un invitato alla festa, un reduce del conflitto, un testimone del dramma, un portavoce di speranza.
Partner del progetto è Emergency, che alla fine di ogni replica, grazie ai suoi volontari, ricorda l’assurdità della guerra e le conseguenze devastanti sulla popolazione civile.
Da non perdere.
lo sviluppo del progetto
Come scrive Rodolfo di Giammarco su "Il venerdì di Repubblica": "Nella stagione di crisi il teatro resiste, mancano i fondi per produrre nuovi spettacoli, ma le compagnie si ingegnano, consorziandosi e riducendo le spese… I problemi favoriscono intraprendenza e associazionismo ..."
Verissimo, serve andare avanti nel tumultuoso mare dell'arte e della cultura! E oggi il nocciolo duro non è tanto la produzione, quanto la distribuzione del teatro e ben sappiamo che distribuzione significa diffusione. E’ proprio questa necessità di aria nuova che spinge Loredana Butti a proseguire la ricerca disegnando nuove rotte!
IPOTESI DI LAVORO A 4 MANI
- La proposta di un Laboratorio/Spettacolo, in cui il work-shop rivolto ad allievi di ogni età e formazione, sarà organizzato e diretto in totale autonomia dal teatro che ospita il progetto. Si tratta di realizzare due scene corali “campo minato” e “salotto in festa” che diverranno poi parte integrante dello spettacolo presentato davanti al pubblico.
- La possibilità di avviare collaborazioni con altri teatri e affidare loro la riscrittura e la messa in scena delle pagine di guerra che compongono la drammaturgia "Mezzogiorno di fuoco nei Balcani". Solo successivamente si lavora assieme al montaggio dello spettacolo, facendo incontrare i due mondi diversi, attraverso le scene dei soldati al fronte che si alternano a momenti della festa di nozze.
- Proporre coproduzioni, offrendo la regia dell’intero spettacolo ad altre mani esperte, riservando a Loredana Butti l'interpretazione del personaggio di Neda, la madre musulmana, portatrice di pace.
Insomma, le porte sono aperte e volentieri accogliamo proposte di collaborazione e scambio su questo soggetto di impegno civile, agile, profondo e pieno di vita come un uovo pronto a schiudersi.
Frammenti dello spettacolo in prova: