I PERSONAGGI
- Carlo Goldoni
- la principessa Adelaide di Borbone figlia di Luigi XV
- Maddalea Marliani-Raffi acclamata interprete della “Locandiera”
- Evaristo Gherardi rinomato Arlecchino
- Lucietta servetta amorosa
e inoltre
- il pubblico nel ruolo corale degli iati alla festa di Carnevale
la Principessa Adelaide di Borbone in un ritratto di Liotard)
LA STORIA
La storia racconta il soggiorno dell’attempato Maestro a Versailles, ospite a corte in qualità di istitutore della lingua italiana, in una fase della sua vita in cui il mondo pare si sia dimenticato di lui. Coprotagonista è la sua discepola prediletta, la splendida Principessa Adelaide di Borbone, nota mecenate dell’arte che per alleviare la malinconia del Poeta, le commissiona uno spettacolo sulla moda, il nascente fenomeno sociale che appassiona la figlia di Luigi XV quasi quanto il teatro. Spinto da timore reverenziale, lui accetta l’invito e riscrive l’amata commedia che negli anni si è dimostrata il suo maggiore insuccesso, con una sola replica a Milano, dopo il debutto veneziano: <Una delle ultime sere di Carnovale>. Riambienta la storia nella città meneghina in un lontano futuro, e affida il ruolo primario proprio alla moda, che in quell’era lontana regnerà sovrana: tutti possiederanno immensi guardaroba, ci si cambierà d’abito ogni giorno e più volte al giorno, non si aspetterà più il carnevale per sfilare in bizzarri costumi, e come Zamaria e Anzoletto, in molti si arricchiranno aprendo botteghe lungo la Via della Seta. Essendo cambiato il committente, trasforma anche il gioco delle carte, in voga nei salotti della Serenissima, in un colto ed esilarante gioco di sciarade sulla storia della moda. Nella scrittura ritrova il fervido talento che lo aveva abbandonato da tempo, osa chiedere e ottiene dalla testa coronata il lusso di una ricerca a porte chiuse, senza obbligo di andare davanti al pubblico, convoca a Corte i suoi prediletti e iniziano le prove.
Otto anni prima, al Teatro San Luca di Venezia, erano solo gli attori a giocare e divertirsi, in questa nuova edizione giocherà con loro anche il pubblico, abbattendo la famosa quarta parete che da sempre divide l’attore dallo spettatore. Serve solo una prova corale con il pubblico per verificare se nell’impervio passaggio dalla pagina alla scena, l’azzardo funziona. Per l’occasione la principessa, oltre a disegnare per lui i più estrosi costumi di scena del futuro, gli riempie la Salle de la Comèdie di pubblico posticcio, composto da nobili, servette, artisti e cortigiani (gli spettatori in sala), che assumono il ruolo corale degli invitati alla festa di carnevale, giocando e recitando assieme agli attori.
Così, il nostro eroe passa con gioia e coraggio dalla sua tanto osteggiata Riforma per il Teatro, alla Rivoluzione. Siccome poi le fortune non vengono mai da sole, viene coronato anche il suo immenso sogno e la Comédie Francaise metterà in scena il suo primo testo in lingua francese “Le bourru bienfaisant” riveduto, corretto e forse riscritto dalla bella, talentuosa e amata Principessa.